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Mercato auto, serve un piano

5/11/2020 - Frena nuovamente il mercato auto in Italia. Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel mese di ottobre si sono immatricolate 156.978 vetture, lo 0,2 per cento in meno dello stesso mese di un anno fa. Nei primi 10 mesi dell’anno si sono perse qualcosa come 500.000 registrazioni che indicano un calo superiore al 30 per cento su gennaio-ottobre 2019. A questo punto si teme che il mercato 2020 non andrà oltre 1,4 milioni di automobili con una perdita del 27 per cento. Solo un piano strategico dedicato alla mobilità e incentivi strutturati possono dare la scossa necessaria per una vera ripresa.

Per questo Unrae nel suo ultimo comunicato ha invitato il Governo a inserire nella prossima Legge di Bilancio 400 milioni per il settore in aggiunta all’ecobonus, ricordando che ogni euro destinato al rinnovo del parco auto non è un regalo ma piuttosto un investimento, che finora ha dato frutti positivi: sia in termini ambientali, con la rottamazione dei veicoli più inquinanti, sia come ritorno per le casse dello Stato in termini di gettito fiscale superiore allo stanziamento dedicato.

“Al di là dei dati contingenti del mercato – ha commentato Michele Crisci, presidente di Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, - l’esperienza degli ultimi mesi mostra chiaramente l’insufficienza di una politica incentrata su incentivi “mordi e fuggi”. Appare oltretutto evidente, nell’attuale fase di emergenza economica, che la scelta di NON rifinanziare i fondi legati alla fascia di CO2 più importante dal punto di vista dei volumi ha immediatamente rifermato il mercato. A questo punto è chiarissima la necessità di dare maggiore continuità al sostegno del settore automotive, già a partire dalla prossima Legge di Bilancio. In parallelo sarà necessario avviare un approccio strategico verso soluzioni strutturali che accompagnino la transizione tecnologica verso la mobilità a zero emissioni, includendo tutta la filiera produttiva e commerciale. Da una visione strategica sulle infrastrutture di ricarica per le nuove motorizzazioni ad un approccio fiscale sulle auto aziendali non più in deroga e finalmente allineato agli altri paesi europei”. 

Entrando nel dettaglio delle alimentazioni si nota a ottobre una flessione delle vetture a benzina del 31,5 per cento mentre il diesel perde un 14,6. In caduta libera il metano con un meno 45 per cento mentre crescono le vendite di vetture Gpl, ibride, ibride plug-in ed elettriche che salgono rispettivamente al 7,3, al 24,7, al 2,3 e all’1,8 per cento di quota complessiva spinte dagli incentivi.

Infine l’usato. I trasferimenti di proprietà, al lordo delle minivolture, a ottobre sono scesi di poco meno del 10 per cento fermandosi a quota 357.958. La flessione nei primi 10 mesi dell’anno è allineata a quella del mercato del nuovo: -30,7 per cento con 2.446.090 unità.

 

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