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L’elettrico non è la soluzione

18/12/2020 - Le auto elettriche non sono la panacea. Non risolvono la questione ambientale visto che il loro impatto complessivo non è affatto nullo e rischiano di far collassare l’industria automobilistica diventando un lusso per pochi. È questo il pensiero espresso da Akio Toyoda, numero uno di Toyota, marchio che ha inventato e ha scommesso sulla tecnologia ibrida, e presidente della Japan Automobile Manufacturers Association. Parole destinate a far riflettere, e non poco, visto che la stessa Casa giapponese propone già veicoli 100 per cento elettrici e punta a raggiungere quota 10 modelli entro il 2025. Non si può certo parlare di conflitto di interessi.

Nel corso di una conferenza stampa il presidente ha spiegato che non ci si può limitare a misurare le emissioni di anidride carbonica allo scarico, bisogno considerare  - come già avevano fatto Rimac e Polestar -  sia quelle  generate per fabbricare le batterie, che hanno un pesante impatto sull’ecosistema, sia quelle per la produzione di elettricità. Insomma, ha sottolineato Akio Toyoda, “I veicoli elettrici sono sopravvalutati e godono di un eccessivo clamore, che non trova giustificazioni a livello ambientale ed economico”.

Altro che carbon neutral. La verità è che molta dell’energia – anche quella per muovere i veicoli elettrici – ancora oggi viene prodotta utilizzando combustibili fossili, sia nel Paese del Sol Levante sia in Europa e Stati Uniti.  

Akio Toyoda ha poi evidenziato come con l’attuale rete elettrica giapponese non sarebbe possibile ricaricare un parco circolante completamente composto da auto a batteria. E per adeguare l’infrastruttura sarebbero necessari investimenti fino a circa 300 miliardi di euro. Una cifra da capogiro senza alcuna garanzia sul tornaconto.