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Italia: uno dei paesi più cari d’Europa per i prezzi dei carburanti

Iva e accise pesano, e molto, sulle tasche degli automobilisti italiani.

Un recentissimo studio curato da Assoutenti, associazione dei consumatori specializzata nel settore dei trasporti, ha messo in evidenza come l’Italia sia uno dei paesi più cari d’Europa per i prezzi dei carburanti.

In dettaglio la Penisola, in base agli ultimi dati aggiornati forniti dalla Commissione Europea, con una media di 1,444 euro al litro occupa la terza posizione in classifica per il prezzo del gasolio dopo Svezia e Finlandia, e con 1,577 euro/litro la quinta per quello della benzina, dietro Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia e Grecia.

La situazione si ribalta nettamente se si considerano, però, i prezzi dei carburanti al netto delle tasse: qui l’Italia è al 20° posto per il gasolio, e al 18° per la benzina, sempre su 27.

 “Questi numeri – ha fatto sapere Furio Truzzi, presidente Assoutenti – dimostrano ancora una volta come gli automobilisti italiani subiscano una tassazione abnorme sui carburanti, con Iva e accise che oggi pesano per il 64,5% sulla benzina e per il 61% sul diesel. Una pressione fiscale che danneggia la collettività determinando rincari sia per i rifornimenti, sia per i prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti che viaggiano su gomma”

Assoutenti in una lettera ha quindi chiesto al Governo Draghi di intervenire su quella parte di tassazione composta da accise obsolete risalenti al secolo scorso, che nonostante le promesse nessun Governo ha avuto il coraggio di abbattere. Non solo.

“Serve detassare – ha sottolineato Truzzi - quei carburanti biofuel più rispettosi dell’ambiente, sempre più diffusi in Italia, su cui oggi gravano le stesse accise applicate alle benzine più inquinanti, anche per incentivare gli automobilisti ad acquistare prodotti ecologici”.