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Incentivi sempre più indispensabili

2/12/2020 - Un comunicato congiunto per lanciare un grido di allarme e ribadire al Governo la necessità di incentivi per far ripartire la domanda e svecchiare il parco con vantaggi sul fronte sicurezza e sostenibilità. Lo hanno diffuso Anfia, Federauto e Unrae in occasione pubblicazione dei dati sull’immatricolato relativi al mese di novembre che ha fatto segnare un nuovo calo: meno 8,3 per cento sullo stesso mese 2019 con 138.405 unità. Il consuntivo dei primi 11 mesi dell’anno parla di una perdita del 29 per cento con sole 1.261.802 unità complessive.

“Le misure di sostegno alla domanda degli scorsi mesi – ha fatto sapere Paolo Scudieri, presidente di Anfia – oltre ad avere un ruolo determinante per la ripartenza del mercato e per il rinnovo del parco circolante in chiave ecologica, hanno sortito effetti positivi sulla produzione di autovetture e componenti nel nostro Paese, a beneficio di una filiera industriale per cui il mercato domestico occupa un posto importante accanto ai mercati internazionali.

Con un mercato nazionale ed europeo ancora sotto pressione a causa della pandemia, negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un sensibile incremento del ricorso alla cassa integrazione da parte delle aziende automotive, una situazione che rischia di peggiorare se non verranno attivati, nel breve, interventi a supporto della domanda che prevediamo vengano ripagati dal maggior gettito fiscale generato, e, nel medio-lungo periodo, provvedimenti che accompagnino la transizione green e digitale della filiera”.

“Senza un nuovo intervento per il sostegno al mercato auto – ha evidenziato Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto – il nuovo calo delle vendite pone le nostre aziende nella necessità di riattivare la cassa integrazione che, comunque sia, non sarà sufficiente ad arginare la perdita di fatturato oggi attestata, rispetto al 2019, con una flessione media del 25 per cento”.

“Non possiamo non ricordare – ha aggiunto Michele Crisci, numero uno di Unrae – che gli incentivi estivi hanno rappresentato certamente una boccata di ossigeno per Costruttori e indotto industriale, ma soprattutto hanno prodotto un indubbio beneficio per l’ambiente: secondo i dati resi noti da Invitalia, sono state rottamate oltre 120 mila vetture delle categorie fino a Euro 4 risparmiando alle nostre città oltre 155 mila tonnellate di CO2 su base annua. Auspichiamo uguali misure sul 2021 con un rinnovo degli incentivi allo svecchiamento del parco auto per contrastare le attuali condizioni di recessione e una maggiore detraibilità dell’Iva per vetture aziendali, misura già in atto nei maggiori paesi europei”.

Guardando al mercato per alimentazione, a novembre prosegue il calo delle alimentazioni tradizionali, mentre continua ad essere positivo il mercato delle elettrificate. Le vetture diesel hanno chiuso i primi 11 mesi dell’anno con una quota del 33 per cento, quasi 7 punti in meno rispetto a gennaio-novembre 2019. Guadagnano quota le benzina, al 38 per cento.  Le ibride hanno contribuito al cumulato complessivo con un 16 per cento, le auto a gpl con il 7 per cento e le ibride plug-in e le elettriche con un 4 per cento.

 Infine, un’occhiata all’usato: a novembre i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari, sono stati 295.546 il 12,1 per cento in meno rispetto a novembre 2019. Nei primi undici mesi del 2020 ci si è fermati a quota 2.741.636 unità, con una contrazione del 29,1 per cento rispetto a gennaio-novembre 2019.

 

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