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Il ‘blocco’ dei diesel secondo Boiani

7/10/2018 – In un interessante articolo pubblicato qualche giorno fa dal quotidiano milanese Il Giornale, Giorgio Boiani, vicepresidente di AsConAuto, espone alcune considerazioni sul blocco degli Euro 3 diesel (in Emilia Romagna perfino degli Euro 4 privi di Fap) andato in vigore lo scorso 1° ottobre in buona parte del Norditalia.

Una decisione scellerata”, secondo Boiani, perché insieme alle limitazioni già in atto esclude dalla circolazione qualcosa come tre milioni tra auto e veicoli commerciali. “La criminalizzazione dei motori a gasolio ha ormai raggiunto livelli incontrollati e incontrollabili, in favore di un’elettrificazione del mercato che non è ancora matura per poter rimpiazzare il parco circolante, a causa dei costi, dei limiti ancora evidenti che questa soluzione porta con sé e soprattutto stante la quasi totale assenza d’infrastrutture.”

Secondo il vicepresidente di AsConAuto, ancora una volta non sarebbe stato adeguatamente valutato l’impatto della circolazione di auto diesel sulla qualità dell’aria, a suo dire “pesantemente influenzata da altri elementi, primo tra tutti il riscaldamento nelle grandi città.:in Europa solo il 20 per cento delle emissioni di CO2 è prodotto dai mezzi di trasporto, mentre il particolato è generato prevalentemente proprio dal riscaldamento.Lo stop obbligato impone spese potenzialmente insostenibili per molte famiglie, che si trovano di fronte a un bivio: acquistare un’auto, anche d’occasione ma sempre recente per scongiurare ulteriori blocchi futuri, o far proseguire gli studi ai figli.”

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