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Regno Unito pronto a tassare le elettriche

Calano le auto termiche e aumenta la quota di quelle elettriche. Urge quindi trovare una via per ripianare tutte le perdite sul fronte delle accise applicate ai carburanti. I primi a pensarci i britannici, il cui governo starebbe preparando una nuova tassa che interesserà chi ha un veicolo elettrico. Succederebbe dal 2028 e comporterebbe, oltre alle altre imposte esistenti, il pagamento di 3 pence per ogni miglio percorso, ossia circa 2 centesimi di euro al chilometro, cifra verrebbe però ridotta nel caso di vetture ibride, già sottoposte al pagamento delle accise sui carburanti.

Stando alle stime, nel periodo dal 2028 al 2030, lo Stato raggranellerebbe suppergiù una media di 1,8 miliardi di sterline all’anno, ossia due miliardi di euro circa, evitando così una voragine nei conti pubblici stimata tra i 20 e 30 miliardi di sterline nel periodo che va dal 1° gennaio 2028 alla fine dell’attuale legislatura.

Ma come funzionerebbe il prelievo dalle tasche degli automobilisti? Non ci sarebbe un tracciamento in tempo reale delle auto elettriche, bensì agli automobilisti verrebbe addebitata una somma annuale basata sulle miglia che prevedono di percorrere, con conguagli o crediti da esportare all’esercizio successivo qualora a fine anno i numeri veri non dovessero collimare con quelli previsti.

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