Il mercato delle auto ibride in Italia cresce ma tra i consumatori la confusione è tanta. Lo rivela una nuova analisi dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School.
Il listino italiano delle auto nuove comprende 762 varianti ibride, suddivise su 244 modelli e proposte da 48 marchi. Il 62,3% è rappresentato da Mild Hybrid, il 27,6% da Plug-in Hybrid, il 9,8% da Full Hybrid e il restante 0,3% da Range Extender. Gli ibridi con batterie non ricaricabili dall’esterno costituiscono, quindi, la componente più ampia delle auto proposte sul mercato.
Relativamente alle alimentazioni, il 77% dei modelli ibridi è alimentato a benzina, il 22% a gasolio e lo 0,3% è bifuel GPL/benzina.
Dalla ricerca emerge una estrema eterogeneità nei criteri di classificazione: delle 13 metodologie analizzate, sono emersi ben 9 parametri differenti presi in considerazione. Il parametro a cui si fa maggior riferimento, sia a livello pratico sia dal punto di vista accademico è la capacità del motore elettrico di muovere il veicolo senza l’ausilio del motore termico. Si tratta però di un’informazione che oggi manca del tutto all’interno della procedura di omologazione (ciclo WLTP) che non registra la percorrenza in modalità elettrica per le vetture ibride non ricaricabili esternamente.
Questa frammentazione rende difficile per i consumatori comprendere le effettive capacità elettriche dei veicoli. Da qui l’idea dell’Osservatorio di applicare due metodi di classificazione, uno nel breve, l’altro nel medio periodo.
Nel breve termine, si propone di utilizzare un indice oggettivo basato sul ‘grado di elettrificazione’ di un sistema ibrido, che mette in relazione la potenza del motore elettrico, quella del propulsore del motore termico e la massa del veicolo.
Per il medio termine invece, l’Osservatorio avanza l’introduzione di un criterio basato sul comportamento su strada, misurando la percentuale di percorrenza in modalità elettrica nei cicli urbani. A titolo esemplificativo, queste sarebbero le categorie:
Sempre sia in termini di tempo, sia di distanza percorsa.
“La nuova ricerca dell’Osservatorio Auto e Mobilità della LUISS, di cui Unrae è Partner, evidenzia – dichiara Andrea Cardinali, Direttore Generale Unrae – il dinamismo dell’industria automobilistica e i suoi ingenti sforzi verso la decarbonizzazione, che oggi passa soprattutto attraverso l’elettrificazione in tutte le sue forme”.
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