Open Close
News Automotive
Novembre, mercato auto stagnante

A novembre il mercato italiano delle autovetture ha replicato il risultato dello stesso mese di un anno fa con 124.222 immatricolazioni. I primi 11 mesi del 2025 si chiudono, quindi, con 1.417.621 unità, il 2,4% in meno di gennaio-novembre 2024. Particolarmente negativo il confronto con il 2019: si sono perse circa 359.000 unità, pari al 20,2%.

Gli incentivi messi a diposizione dal MASE per l’acquisto di veicoli elettrici, hanno consentito di generare 55.756 voucher, (6.586 quelli non ancora validati) che hanno avuto effetti immediati sulle immatricolazioni di auto BEV: a novembre hanno raggiunto le 15.304 unità facendo balzare la quota di mercato al 12,2%, rispetto al 5% del mese di ottobre e al 5,2% di novembre 2024, consentendo alle emissioni medie di CO2 di scendere nel mese di quasi 15 g/Km (-12,6%).

Secondo Unrae l’impatto positivo degli incentivi continuerà ancora per alcuni mesi. È, però, probabile che la domanda di vetture BEV subisca un nuovo rallentamento una volta terminato il loro effetto.

Le PHEV, non interessate da incentivi, si sono attestate nel mese al 7,2% di quota, in linea col 7,7% di ottobre, ma in crescita rispetto al 3,1% di novembre di un anno fa, grazie all’espansione dell’offerta di modelli e alle nuove normative fiscali sulle vetture in uso promiscuo. La percentuale totale delle vetture ricaricabili si colloca quindi nell’undicesimo mese dell’anno al 19,4%. Le ibride, full e mild, sono al 42,6%, le benzina al 21%, le auto a gasolio si fermano all’8,2%, superate da quelle a Gpl all’8,7%. Sparite le vetture a metano.

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, evidenza una flessione in volume dei privati che porta la loro quota al 57,5%. Le autoimmatricolazioni guadagnano 1,9 punti, salendo al 13,9%. Il noleggio a lungo termine segna una flessione del 3,3% chiudendo novembre al 19,9% mentre quello a breve sale al 2,8% del totale. Le società flettono in volume e perdono mezzo punto di quota con uno share del 5,9%.

“Il mercato – ha commentato Roberto Pietrantonio, Presidente di UNRAE - continua a mostrare una sofferenza ormai cronica, che i dati di novembre confermano con chiarezza. Come Unrae abbiamo avanzato proposte concrete – anche congiuntamente alle altre Associazioni rilevanti del settore - ma, ad oggi, non abbiamo ancora riscontrato passi avanti dalle Istituzioni, in particolare sulla revisione della fiscalità, che rappresenta un’occasione straordinaria per rilanciare il settore, generare benefici tangibili per ambiente e sicurezza e sostenere le imprese, che contribuiscono in modo determinante all’economia del Paese. Bene il forte balzo delle immatricolazioni BEV grazie agli incentivi, ma il timore che si tratti di un fuoco di paglia è concreto e stride con la necessità, non più rinviabile, di allineare l’Italia agli standard europei: servono misure strutturali, di medio-lungo periodo, per accompagnare davvero la transizione energetica e dare stabilità alla domanda”.

Intanto nel settore automotive si respira aria di attesa: il prossimo 10 dicembre la Commissione Europea si dovrebbe pronunciare su una proposta legislativa sulla revisione dei regolamenti concernenti vetture e veicoli commerciali leggeri di nuova immatricolazione. L’iniziativa riguarderà gli standard per le emissioni di CO2, una strategia per il consolidamento del settore delle batterie, un pacchetto di semplificazione normativa per l’industria automobilistica e una proposta dedicata all’elettrificazione delle flotte aziendali.

Sede

Via Ungheria, 8

47921 Rimini - Italia

Tel. 0541-745878

Via Ungheria, 8

47921 Rimini - Italia

Tel. 0541-745878

Copyright 2001-2025 All Rights Reserved - Asconauto - Associazione Nazionale Consorzi Concessionari Autoveicoli