Mercato dell’auto in sofferenza in Europa. A giugno le immatricolazioni si sono fermate a quota 1.243.732, - 5,1% rispetto allo stesso mese del 2024. Se si guarda invece all’intero semestre la flessione rimane ben più contenuta, -0,9% con 6.815.320 vetture.

Performance eterogenee a giugno per i cinque principali mercati europei: la Spagna segna un +15,2%, il Regno Unito un +6,7%, Francia e Germania archiviano flessioni, rispettivamente, del 6,7% e del 13,8% e l’Italia si posiziona all’ultimo posto addirittura con un -17,4%. Stesso trend nel corso del primo semestre: sempre in crescita la Spagna con un +13,9% e il Regno Unito con un + 3,5%, segno negativo per i restanti big market, ossia Italia (-3,6%), Germania (-4,7%) e Francia (-7,9%).

“Il mercato italiano dell’auto mostra segnali di profonda difficoltà, – ha commentato Andrea Cardinali, Direttore Generale di Unrae - a giugno registriamo il risultato peggiore tra i cinque Major Market europei. E il traffico nelle concessionarie, anticipatore dei risultati dei prossimi mesi, risulta debolissimo. Non solo: anche nella transizione verso la mobilità elettrica, il nostro Paese resta in ultima posizione per quota di PHEV e BEV, con un divario crescente rispetto alla media europea”.

I numeri, infatti, confermano che la Penisola, ancora una volta, nel primo semestre 2025 è ultima tra i Major Market nelle auto ricaricabili (ECV), al 10,4 % di quota con BEV e PHEV entrambe al 5,2%. Nel Regno Unito pesano per il 31,9% (21,6% BEV e 10,3% PHEV), in Germania per il 27,6% (17,7% BEV e 9,9% PHEV), in Francia per il 23,4% (17,6% BEV e 5,8% PHEV) e in Spagna per il 16,8% (7,6% BEV e 9,2% PHEV).

Nel totale del mercato europeo nei primi sei mesi dell’anno le ECV coprono il 26,2% del mercato: le BEV rappresentano il 17,5% (+3,6 p.p.) e le PHEV l’8,7% (+1,6 p.p.).