ACI e Istat hanno diffuso le stime preliminari sull’incidentalità in Italia nel primo semestre del 2025. Buone notizie: si è registrata una diminuzione degli incidenti stradali con lesioni a persone, dei feriti e, soprattutto, delle vittime. Nel dettaglio, i sinistri sono stati 82.344 (-1,3% rispetto allo stesso periodo del 2024) e hanno causato 111.090 feriti (-1,2%) e 1.310 decessi (-6,8%). In media, ogni giorno si sono contati 455 incidenti, 614 feriti e oltre 7 vittime, pari a quasi 19 incidenti e quasi 26 feriti ogni ora, una vittima ogni tre ore e mezza.
Quasi 3 incidenti su 4 sono avvenuti sulle strade urbane ma quasi la metà delle vittime (49,1%) si è registrata sulle strade extraurbane che si confermano, quindi, come le più pericolose.
Rispetto al primo semestre del 2024, le vittime sono aumentate sulle autostrade (+4,4%), mentre sono diminuite sulle strade urbane (-8,4%) e su quelle extraurbane (-7,1%).
Rispetto al primo semestre 2001 le vittime di incidenti stradali si sono ridotte del 60,1%. Negli ultimi anni, tuttavia, il progresso appare rallentato. Se si guarda al primo semestre del 2019, anno scelto dalla Commissione Europea come benchmark per il programma ‘Road Safety Policy Framework 2021-2030’ che punta a ridurre del 50% le vittime e i feriti gravi entro il 2030 — si osserva, infatti, un calo contenuto di incidenti (-1,5%) e feriti (- 5,0%) e solo una più marcata riduzione dei decessi (-14,6%). La strada per raggiungere l’obiettivo al 2030 resta ancora lunga.
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