Bye, bye Italia

1/08/2014 - Una data destinata a restare nella storia della Fabbrica Italiana Automobili Torino, fondata l'11 luglio del 1899, quella di oggi. Nel capoluogo piemontese, infatti, si è tenuta l'ultima assemblea degli azionisti del Gruppo in Italia, sotto la presidenza di John Elkann, durante la quale i soci sono stati chiamati ad approvare in via straordinaria la fusione con Chrysler che determinerà la nascita di Fiat Chrysler Automobiles (Fca). La prossima assemblea si riunirà in Olanda, dove - come già annunciato - avrà sede legale la nuova società che successivamente sarà quotata alle borse di Milano e New York. "Oggi - ha dichiarato il presidente di Fiat dal Lingotto - entriamo nel futuro senza dimenticare i nostri 115 anni di storia, che si intrecciano profondamente con quella d'Italia e di ciascuno di noi. " Da John Elkann sono anche arrivate rassicurazioni sul proseguimento delle attività nella Penisola dove rimarrà comunque il quartiere generale. "Fca - ha sottolineato - continuerà a operare in Italia, oltre che nel mondo. E voglio confermare l'impegno mio e della mia famiglia per continuare a sostenere Fca e il suo management, a maggior ragione ora che si profilano all'orizzonte grandi opportunità". Fca oggi è un gruppo con un potenziale di 6 milioni di vetture annue che "può e deve puntare in alto", ha aggiunto l'amministratore delegato Sergio Marchionne. "Ora siamo pronti a compiere il salto di qualità, a sostenere la fiducia in questo progetto è il fatto che non ci accontentiamo di essere mediocri e le scelte coraggiose che abbiamo fatto finora come l'operazione che vi sottoponiamo, sono basate su questo approccio: vogliamo portare la Fiat all'altezza delle sfide più ambiziose."

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