La manutenzione del futuro

22/05/2013 - Riflettori sul post vendita a Bologna, dove si è alzato il sipario sulla 25esima edizione di Autopromotec, la più specializzata rassegna di settore. A Marc Aguettaz, direttore di Gipa Italia, il compito di tracciare una radiografia delle reti di autoriparazione italiane e di descrivere possibili scenari  per il futuro.

"Non ci sarà - ha dichiarato. - un ritorno al passato. Il mercato è cambiato e bisogna proporre nuovi modelli di business." Un invito, quindi,  a investire in nuove attrezzature per le officine che consentano di stare al passo con i tempi.

"La ricerca dell'efficienza negli ultimi anni - ha continuato il numero uno di Gipa Italia - ha portato alla realizzazione di strutture più grandi ed equipaggiate con un rapporto tra addetti produttivi e numero di ponti di 1 a 1. Senza investimenti non può esserci futuro."

Non mancano le buone notizie. "Il mercato della riparazione ha mostrato di essere aciclico e l'utilizzo dell'auto per il momento rimane stabile.  Visto che la manutenzione non si può delocalizzare, meccanici, carrozzieri e gommisti possono continuare a contare su un bacino di utenza importante." Attenzione, però, a come stanno cambiando le abitudini degli automobilisti.

"I nostri sondaggi - ha concluso Marc Aguettaz - mostrano che nell'ultimo anno solo il 6 per cento del campione ha diminuito la spesa per la manutenzione della vettura, ma ha ridotto drasticamente il numero dei circuiti frequentati. Ci si rivolge per lo più a una sola struttura,  che deve eseguire più lavorazioni."

Maggiore selettività dunque sui criteri di scelta del riparatore.

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