• 
• Associazione
• Mondo AsConAuto
  • Logistica
  • Academy
  • Solidale
  • Ventennale
• Consorzi
• Concessionari
  • Ricerca
  • Osservatorio Manodopera
• Gestione
• News & Media
• 

• Associazione Logistica Consorzi
  Concessionari AsConAuto Academy AsConAuto Solidale Ventennale Gestione News & Media Contatti
  ARiA

Fatturato autoriparazione in sorpasso

19/11/2012 - Duemiladodici da dimenticare non solo per le vendite di autoveicoli, ma anche per l'intera gamma dei consumi legati al loro possesso. La spesa per l'acquisto e l'esercizio di auto, veicoli commerciali, industriali e bus si è, infatti, attestata sui 185,5 miliardi di euro, segnando un meno 6,3 per cento sul 2011 quando aveva toccato i 198,1 miliardi.

La stima è stata fatta da Econometrica considerando i dati finora disponibili sull'andamento delle singole voci di spesa e le dinamiche dei prezzi, in crescita nonostante la crisi.

Entrando nel dettaglio si nota che il calo è generalizzato, eccezion fatta per il carburante e le tasse automobilistiche (entrambe a oltre più 6 per cento), che aumentano però soltanto per effetto del carico fiscale.

La prima voce di spesa rimane il carburante che incide per oltre 71,8 miliardi.

Al secondo posto troviamo il fatturato per la manutenzione e le riparazioni che per la prima volta ha superato quello per gli acquisti di autoveicoli: 33,540 miliardi di euro contro 31,275. Il sorpasso del mondo delle officine su quello dei saloni di vendita avviene perché il fatturato per l'autoriparazione cala meno di quello per l'acquisto che subisce una contrazione di oltre il 24 per cento (del 12 per cento il primo).

La quarta voce nella graduatoria della spesa è quella per l'assicurazione Rc auto, rimasta praticamente invariata a 17,7 miliardi di euro. Va invece segnalato che il ramo incendio e furto vede una flessione del 7,5 per cento (da 2,8 a 2,6 miliardi).

Voci 'minori' i pedaggi autostradali (da 7,3 a 6,8 miliardi, meno 7,3 per cento) penalizzati dal calo dei traffici e non certo delle tariffe, i lubrificanti (da 4,2 a 3,9 miliardi di euro, meno 6,7 per cento) e i pneumatici che dopo l'exploit degli scorsi anni dovuto alle soluzioni invernali iniziano ad accusare un calo (da 3,8 a 3,3 miliardi di euro, meno 14 per cento).