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Un decennio senza libretto tagliandi

13/06/2015 - Correva l'anno 2005 e, solo per i modelli 5 ed Mx-5, la giapponese Mazda introduceva una novità che sarebbe poi diventata la regola un po' per tutti i marchi automobilistici: quella cioè del libretto di servizio elettronico.

Addio quindi a quei taccuini stropicciati, sporchi e - soprattutto - molto spesso smarriti che rendevano difficoltoso tenere traccia delle manutenzioni effettuate, di cui si riusciva ad avere un'idea solo attraverso una logora etichetta appiccicata nell'interno portiera. Così si rischiava o la manutenzione eccessiva oppure molto più spesso quella insufficiente, con gravi danni per il veicolo.

Perciò i nipponici lanciarono il Dsr, acronimo di Digital Service Record, ossia il libretto di servizio elettronico, primo sistema di questo tipo in Europa. Fornendo gratuitamente lo storico dei servizi in officina di ogni auto Mazda venduta in Europa, in modo tracciabile ed autenticato, conservando l'intera storia di servizio del veicolo - inclusi chilometraggio, assistenza stradale e dati di garanzia - su un server centrale protetto. Il Dsr aiuta a evitare il rischio di manipolazione del contachilometri, aumentando anche il valore residuo fino al 26 per cento, poiché il veicolo usato viaggia sempre con una documentazione ufficiale e credibile dei servizi effettuati su di esso.

Dal 2006 esteso a tutti i nuovi modelli Mazda, il libretto di servizio elettronico ha finora documentato oltre 9 milioni d'interventi.

Sede

Via Ungheria, 8

47921 Rimini - Italia

Tel. 0541-745878

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