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Componenti auto dai pomodori

28/08/2015 - E non solo dai San Marzano o simili. Bensì anche da molti altri vegetali e perfino dalle carcasse degli scarafaggi. Saranno queste le materie prime del futuro per la realizzazione di componenti destinati agli autoveicoli. Lo sostengono quelli di Ford (per la verità non solo loro, visto che impegnati ci sono anche altri brand del calibro di Coca Cola e Heinz), che lanciano il programma Farm To Car con relativo hashtag #FarmToCar (letteralmente 'dalla fattoria all'auto'), mirato a sostituire la plastica con fonti rinnovabili per la produzione delle parti da utilizzare nella produzione delle quattro ruote. Ma attenzione: non si tratta di rinunciare a pomodori, soia, agave, granoturco e altro nell'alimentazione umana, quanto piuttosto d'impiegare gli scarti delle lavorazioni alimentari e gli avanzi per fabbricare parti di sedili, rivestimenti interni eccetera. Addio quindi allo sky (oggi ribattezzato nel più politically correct ecopelle) e alle parti in plastica ricavate dal petrolio, per la cui biodegradabilità servono circa 1.000 anni. Tra qualche anno buona parte delle parti usurare della nostra vecchia auto finiranno direttamente nel sacco dell'umido destinato al compostaggio.

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