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Car hacker in azione

24/07/2015 - Prima o poi c'era d'aspettarselo che gli hacker sarebbero entrati in azione anche a bordo delle auto. Ma non per truccarla con lo scopo di tirare fuori i cavalli 'nascosti' dentro la centralina del motore. Bensì per operare un vero e proprio controllo a distanza del veicolo. Ovviamente mentre qualche conducente ignaro è alla guida e l'auto è in movimento. Agghiacciante vero? A riuscirci, per un esperimento - almeno per questa volta - programmato due tecnici informatici statunitensi, Charlie Miller and Chris Valasek, coadiuvati da un giornalista scelto come cavia - Andy Greenberg -, cui spettava di condurre l'auto. Nel caso una fiammante Jeep Cherokee, equipaggiata col sistema telematico Uconnect (quello disponibile su quasi tutti i nuovi modelli prodotti da Fca Group). Bello sì, ma a quanto pare vulnerabilissimo, visto che attraverso Internet, senza nessun collegamento fisico ma in wireless da casa di Miller, hanno preso controllo dell'auto mentre questa viaggiava a 70 miglia orarie su una superstrada di St. Louis. Agendo a distanza su cluster strumenti, climatizzatore, tergicristalli, radio, ma soprattutto, pericolosamente su acceleratore e freni, insomma su tutto quanto assistito elettronicamente: oggigiorno in pratica il 90 per cento (o forse più) di una vettura. Questo non è il primo esperimento di car hackering operato dai due, che già ne 2013 presero il controllo sia di una Ford Escape sia di una Toyota Prius, stando però sui sedili posteriori di tali auto e collegando il pc alla presa Obd. Stavolta hanno dirottato la Jeep standosene comodamente sul divano, con una birra nella mano sinistra e l'indice della destra sul tasto 'enter' del computer.

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