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Il grafene per le elettriche del futuro

18/08/2014 - Il gruppo genovese di Vittorio Pellegrini e Bruno Scrosati, in forza all'Istituto Italiano di tecnologia, sta lavorando sul grafene, un conduttore elettrico sotto forma di foglio a due dimensioni dallo spessore infinitesimale, che grazie alla propria alta conducibilità elettrica sarebbe l'optimum per le batterie di trazione del futuro. Utilizzato per trattare un accumulatore, questo materiale garantirebbe allo stesso un'efficienza superiore del 25 per cento rispetto a una tradizionale batteria al litio, nonché tempi di ricarica molto più brevi. Questa tecnologia italiana, apparentemente pronta per lo sviluppo industriale, starebbe già raccogliendo l'interesse del settore automotive, con in prima fila la Bluecar del gruppo Bollorè (quella che costruisce la driveline del car sharing parigino Autolib) nonché l'Enel. Ciò che i ricercatori italiani hanno fatto è sostituire il grafene alla normale grafite utilizzata per l'anodo di una comune batteria al litio, col risultato che gli ioni di litio si sono attaccati più abbondantemente al nuovo materiale. Il grafene ha un elevato rapporto area/peso, consentendo così ricoprire fino a 2.600 metri quadrati di superficie con un solo grammo di sostanza, opportunamente trasformata in uno speciale inchiostro proprio dai ricercatori dell'istituto genovese.

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