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Demotorizzazione ma non è colpa (solo) della crisi

20/03/2014 - Saldo negativo in Italia nel 2013 tra immatricolazioni di nuove vetture (pari a 1.308.922 unità) e radiazioni (1.407.790): all'appello mancano poco meno di 99 mila auto. Lo sostiene il Centro Studi Continental che ha analizzato i dati Aci.

Si assiste a una demotorizzazione, ossia alla diminuzione del parco circolante, in quasi tutte le regionali italiane, con eccezione di Trentino Alto Adige (che ricordiamo ha beneficiato della possibilità di mantenere contenuta l'Ipt grazie allo Statuto Speciale), Piemonte, Lazio e Toscana. Il fenomeno è invece più marcato in Lombardia, Veneto, Sicilia, Puglia e Campania. In quest'ultimo caso si sono 'perse' addirittura qualcosa come 60 mila vetture. Il processo di demotorizzazione si spiega con più di una motivazione. Se da una parte, infatti, le difficoltà economiche hanno costretto alcuni italiani (soprattutto fra i più giovani) a rinunciare almeno per il momento all'automobile per l'impossibilità di accedere al credito, dall'altra si stanno diffondendo diverse modalità di utilizzo come il car sharing che ha visto un vero e proprio boom nel capoluogo lombardo come nella Capitale.

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