Tendenza Ginevra

11/03/2013 - Squattrinati, è inutile bussare qui perché non vi aprirà nessuno. Ginevra, nel senso del suo Salone dell'automobile giunto ormai alla 83 esima edizione, è chiaro in proposito: ai costruttori interessano solo i Paperoni. E col forziere bello zeppo pure. Quindi solo a questi spetta lo 'ius primae sceltae', poiché tengono in vita l'industria automobilistica, acquistando vetture da svariate centinaia di migliaia di euro. Quindi i nuovi modelli (quelli veramente 100 per cento inediti) se li meritano solo loro.

Allora largo alle fuoriserie di Lamborghini, Rolls Royce, Bentley. E Ferrari, che con la sua nuova belva tirata in soli 499 esemplari (LCDM - Luca Cordero di Montezemolo, ndr. - dice che di ordini in portafoglio ne ha comunque già circa 700) ma venduta a botte da un milione di euro al pezzo più optional - avete letto bene, LaFerrrari costa e si chiama così - si è garantita il fatturato del 2013.

A tutti gli altri, i costruttori dedicano dei ricchi restyling, fantasiose personalizzazioni o (qualche eccezione esclusa) mirabolanti varianti di automobili già in commercio. E per recuperare fatturato nella fascia media, ormai in caduta libera quanto a pezzi immatricolati, meglio dare un ritocchino all'insù dei prezzi. Spostando così molti privati verso l'usato (in crescita) o verso l'utilizzo del veicolo sino a fine ciclo vita, quando l'acquisto di un nuovo mezzo sarà irrinunciabile e la Casa costruttrice presenterà il conto, salatissimo, diluibile solo allungando ancora di più la rateizzazione del finanziamento.

ln questo scenario apocalittico, gli autoriparatori indipendenti, professionali e ben organizzati, diventeranno sempre più strategici. Meditate gente, meditate.

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