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Unrae tira le somme del I semestre

3/08/2012 - Meno auto vendute, meno introiti nelle casse dello Stato. A un anno dall'entrata in vigore della 'Manovra Estiva 2011' e di quella 'Salva Italia' che hanno interessato anche il settore auto per, rispettivamente, 3,6 e 5,1 miliardi di euro, Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia, tira le somme del primo semestre 2012.

A fronte di 8,7 miliardi di euro di maggior introito fiscale previsto dalle due manovre lo Stato ha perso:
-1,25 miliardi di minor gettito Iva nei primi 6 mesi; saranno 2,3 miliardi a fine anno, l'equivalente di una piccola manovra;
-65 milioni di euro di minor incasso Ipt (Imposta Provinciale di Trascrizione) in 6 mesi, con una previsione di mancato introito a fine anno pari a 100 milioni di euro, rispetto allo scorso anno;
-Superbollo: dei 168 milioni di euro previsti, lo Stato ne perderà più di 100;

L'auto entra nella seconda parte dell'anno con 200.000 immatricolazioni in meno dei primi 6 mesi dello scorso anno, nel complesso 814.179 unità e una flessione del 19,7 per cento, con punte a giugno del 24,4 per cento. Anche la raccolta ordini, nel sesto mese dell'anno segna una flessione di oltre il 32 per cento.

 "Girata la boa dei 6 mesi, sarà come andare di bolina con vento e correnti contrarie - ha affermato Jacques Bousquet, Presidente dell'Unrae - fuori dalla metafora, sarà veramente difficile portare avanti il mercato dell'auto e quindi essere capaci di contribuire alla ripresa dell'economia nazionale e dell'occupazione; il Governo ne è consapevole, è tempo di risposte".

 Dalla tradizionale analisi Unrae dei dati del primo semestre emerge la costante e progressiva riduzione degli acquisti delle famiglie che, scendono più del mercato complessivo (meno 23,2 per cento nei primi sei mesi). Meno negativa laperformancedei noleggi (meno 9,6 per cento nel semestre) e delle società (meno 16,7).

Sul fronte delle alimentazioni, le vetture a gpl e metano raggiungono nel complesso l'11 per cento di quota di mercato, crescendo di oltre 6 punti rispetto al primo semestre 2011. Tutto ciò a scapito della benzina, che si ferma al 34,7 per cento di quota e del diesel, al 53,9 per cento.

Robusta flessione, infine, per le vetture dei segmenti premium ed alto di gamma (E ed F) che, a causa di una fiscalità fortemente penalizzante, hanno registrato rispettivamente un meno 28,6 e un meno 38 per cento.

 

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