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Nuovo a meno 20 per cento

6/12/2012 - Resi noti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti i dati relativi all'immatricolato auto nel mese di novembre. Con 106.491 unità si è segnato un meno 20,1 per cento sullo stesso mese del 2011. Il consuntivo dall'inizio dell'anno è di 1.314.868 registrazioni, il 19,7 per cento in meno dello scorso anno.

"La sofferenza più forte - ha spiegato Jacques Bousquet, Presidente dell'Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia - è negli acquisti da parte delle famiglie che, nonostante le favorevolissime politiche commerciali messe in campo da tutte le Case automobilistiche, guardano preoccupate ai costi di gestione dell'auto (tasse, assicurazioni, carburanti, pedaggi."

Nei primi 11 mesi, infatti, i privati si sono fermati a 841.573 immatricolazioni contribuendo al totale con un 65,7 per cento, un punto in meno di un anno fa. Il resto lo fanno aziende e noleggio, entrambe con circa il 18 per cento del mercato.

Anche novembre, infine, conferma le altre tendenze in atto da diversi mesi: crescita delle vetture a basso impatto per ovviare all'alto prezzo dei carburanti tradizionali e, sulla scomposizione territoriale, concentrazione delle immatricolazioni nell'area nord orientale del Paese a causa della nuova formulazione dell'Ipt.

Leader di mercato è sempre Fiat con uno share superiore al 20 per cento. Seguono Volkswagen (8,2 per cento di share) e Ford (7,1).

Il modello più venduto è Panda (111.000 unità da inizio anno), rincorsa da Punto (75.200) e Ypsilon (42.400).

Nuova flessione anche sul fronte dell'usato: il cumulato gennaio-novembre supera di poco i 3.800.000 trasferimenti, meno 9,2 per cento su gennaio-novembre 2011.

"La soluzione di questa crisi strutturale per il mondo dell'auto non sembra essere vicina - ha continuato il Presidente dell'Unrae - tuttavia, in questo scenario di difficoltà, le Case estere giocheranno tutte le carte più favorevoli per i loro clienti: nuovi modelli, value for money, agevolazioni promozionali e finanziarie, auspicando che tutti i sacrifici che si stanno sopportando siano poi portatori di un'adeguata stabilità, per riproporre un nuovo spirito di mobilità".

A questo punto i giochi paiono ormai fatti. Per Unare in Italia il 2012 chiuderà poco sopra 1,4 milioni di immatricolazioni.