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Estate arida per il mercato dell’auto nuova

29/08/2012 - Che lo Stato stia andando nella direzione sbagliata anche (e non solo) nel settore dell'auto lo dimostra l'Unrae - l'Unione Nazionale dei Rappresentanti Autoveicoli Esteri in Italia - per bocca del proprio presidente, Jacques Bosquet. "La pausa estiva trova il settore auto con 230 mila vetture perse rispetto allo scorso anno e lo Stato con 1,5 miliardi di euro di mancato introito Iva, conseguenze d'una serie di leggi inefficaci per le finanze dello Stato, come il superbollo e l'aumento delle Imposte Provinciali di Trascrizione, nonché devastanti per il mondo dell'auto. Da cui è quindi venuto a mancare il cospicuo sostegno che ha sempre dato all'economia, perché le famiglie e i giovani vedono oggi difficile il mantenimento e l'uso dell'automobile, spremuti come sono dalle tasse e dalle incertezze sul lavoro".

In base ai dati provenienti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le immatricolazioni di automobili nel mese di luglio 2012 hanno infatti registrato una flessione del 21,4 per cento, quanto risulta paragonando i 108.826 pezzi di questo luglio con i 138.445 dello stesso periodo 2011. Tale risultato porta il calo complessivo in Italia dei primi sette mesi 2012 vicino al milione di unità, precisamente a un -19,9 per cento: una vera ecatombe.

Ma il problema sono pure le previsioni per l'anno che verrà, dove pesa come un macigno la situazione del mercato del lavoro, col tasso di disoccupazione previsto in peggioramento rispetto a quest'anno, periodo in cui ha già raggiunto un preoccupante 10,8 per cento (per dare un'idea, la Corea del Sud s'attesta sul 3 per cento) e che si somma ai numerosi balzelli, in primis le addizionali sui combustibili. "In assenza d'interventi a sostegno dei consumi e del settore - conclude Bousquet - la domanda di autovetture nuove nel prossimo anno sarà ancora più debole dell'attuale. Tutti i driver economici e settoriali analizzati dal nostro Centro Studi indicano che difficilmente nel 2013 il mercato riuscirà a mantenere i livelli di questo anno." Insomma, di male in peggio.