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Contraffatti non vi conosco

28/11/2012 - Nel 2011 in Italia i ricambi auto contraffatti hanno generato un giro d'affari pari a 120 milioni di euro. È quanto emerge da un'elaborazione dell'Osservatorio Autopromotec su dati Censis.

"La contraffazione dei ricambi auto - fa sapere l'Osservatorio Autopromotec - oltre che arrecare un grave danno all'economia del Paese in quanto alimenta l'evasione fiscale, rappresenta un gravissimo pericolo per la sicurezza delle vetture e degli automobilisti. I ricambi contraffatti, infatti, non dispongono di certificati di sicurezza e non essendo sottoposti a nessun test di controllo non posseggono alcuna omologazione. Vi sono poi problemi dal punto di vista della sostenibilità, in quanto i materiali utilizzati spesso non rispettano le normative per la sicurezza e la difesa dell'ambiente."

Come tutelarsi dai rischi della contraffazione? Innanzitutto diffondendo informazione a favore dei consumatori. Che vuol dire spiegare agli automobilisti, spesso non in grado di orientarsi tra le varie tipologie di ricambi, cosa può comportare l'utilizzo di materiali non in regola.

Ricordiamo che chiunque dovesse trovarsi tra la mani un ricambio contraffatto deve necessariamente informare le Autorità competenti. Per coloro che commercializzano prodotti contraffatti la legge italiana prevede, infatti, sanzioni particolarmente severe che comportano l'arresto da sei mesi ad un anno, oltre all'ammenda da 10.000 a 50.000 euro (art. 112, comma 1, Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 "Codice del Consumo", Ministero delle Attività Produttive).

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